Tavolo operatori turistici sul Coronavirus

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L’incontro, molto partecipato, che si è svolto oggi ad #Agrigento, a seguito del momento di drammatica emergenza che stiamo vivendo, ha visto finalmente tutti gli attori che operano a vario titolo nel mondo del turismo seduti ad un unico tavolo per esporre ai rappresentanti della politica la situazione che sta subendo il settore.

Sono intervenuto in qualità di portavoce regionale per Fiavet, associazione di categoria delle agenzie di viaggi e tour operator sia di incoming che di outgoing.
In rappresentanza insomma, di coloro che mettono insieme le singole professionalità, al fine di creare pacchetti turistici da commercializzare.

Come è noto, in seguito al blocco delle visite e dei viaggi d’istruzione (Turismo scolastico) – fissato al 15 marzo dal DPCM del 25/02/2020, applicativo delle misure contenitive della diffusione del Coronavirus in Italia, di cui al D.L. 6/2020 – e con la relativa richiesta di rimborso di tutti i servizi già prenotati, si sta generando un rischio chiusura molto concreto per almeno il 40% delle agenzie di viaggio presenti in Sicilia, che non possono far fronte alla richiesta di rimborso dei servizi; gran parte di questi sono stati prepagati a fornitori, compagnie aeree, servizi di ricettività, ristorazione e visite.

Ciò comporta un effetto domino su tutta la filiera, che ha bloccato la ricettività nelle strutture alberghiere, coinvolgendo quindi sia l’incoming che l’outgoing, in quanto la percezione dell’ospite italiano che si è diffusa a mezzo media è che siamo gli “appestati ed untori del mondo”.

Questi comportamenti generano difficoltà di tipo economico e finanziario, poiché non si determina solo un mancato guadagno (che è di per sé irrisorio), ma una perdita secca che non potrà essere recuperata se non in tempi molto lunghi, con il conseguente abbassamento del rating bancario e di accesso a posizioni di credito decorose.

Inoltre, le aziende che rappresento sono micro aziende, di cui oltre il 90% è composto da due persone e spesso sono gli stessi soci che rispondono in solido anche con beni propri per lo svolgimento della loro attività; solo il 10% circa di esse esprime posizioni di dipendenti iscritti a busta paga, quindi interventi legati alla Cassa Integrazione in deroga non sarebbero in grado di incidere in modo importante e significativo.

Ricordo, a supporto delle richieste che avanzeremo, che lo Stato ha recentemente speso oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro per sostenere Alitalia.

Il comparto del turismo tutto, che coinvolge i colleghi agenti di viaggio/tour operator della Sicilia, necessiterebbe di un intervento sicuramente inferiore.
Qualora ciò non avvenisse, il risultato sarebbe un disastro economico con conseguenti chiusure.

Auspico che le personalità politiche ed amministrative che ci rappresentano sia in campo Nazionale che Regionale, nell’adempimento della loro funzione, possano svolgere quella necessaria azione di pressing per la soluzione dei problemi del comparto nelle varie sedi di competenza.

Vi riporto quanto ritengo sarebbe opportuno fare, riservandomi di comunicare e integrare a mezzo email ulteriori richieste che in questi giorni i miei colleghi dovessero suggerirmi.

1. Prevedere un Fondo “Rimborsi” per il risarcimento dovuto alle Scuole, per il mancato guadagno a sostegno dell’impresa e del reddito per dipendenti e titolari;

2. Posticipare gli interessi passivi dei fidi e dei mutui facendo pressione presso gli istituti di credito;

3. Adottare anche per la Regione Sicilia la stessa mozione redatta in modo bipartisan dalla Regione Lombardia per il sostegno alle aziende in conseguenza del blocco generato per la gestione emergenziale del Coronavirus;

4. Sollecitare il MIUR e altri organi competenti, affinché invitino i vari Dirigenti Scolastici a sospendere le richieste di rimborso, sino a quando non saranno definite in modo chiaro le possibilità e modalità di rimborso in relazione ai rapporti con i fornitori di servizi.

Ricordo che i soldi in possesso dei dirigenti scolastici non rientrano nei capitoli delle risorse economiche delle Scuole, ma sono in conti transitori, poiché ricevuti dai genitori per lo svolgimento delle attività di educazione scolastica previste solitamente da ogni Istituto. Si tratterebbe di congelare temporaneamente e, comunque, di non impedire i viaggi al di fuori del periodo di blocco individuato dal decreto emergenza al 15/03/2020 (stanno cancellando anche date oltre il 15.03.2020: non è accettabile);

5. Cancellare il blocco dei viaggi di qualsiasi tipo nell’area della Regione Sicilia e nelle altre zone d’Italia non rientranti nelle delimitazioni Rosse o Gialle dovute al Coronavirus, in maniera da consentire la realizzazione di viaggi o frequentazioni nei territori suddetti, poiché gli stessi non rientrano in quanto previsto dall’art. 41 com. 4 del D.lgs. 79 del 23 maggio 2011, dunque non rimborsabili.

A livello Nazionale (e a mezzo Conferenza Stato /Regioni):

1. Congelare i rimborsi, previa definizione dei rapporti con le Compagnie aeree e con le strutture ricettive operanti in Italia che non rispettano l’impegno di rimborso;

2. Costituire un Fondo per i Rimborsi, previa documentazione aziendale dei costi reali sostenuti;

3. Sollecitare il Ministero dei Trasporti per i rimborsi da ottenere dalle compagnie aeree in conseguenza all’utilizzo degli scali italiani per l’attività aerea, adeguandosi ai decreti emergenziali emessi dallo Stato Italiano in relazione a motivazioni di ordine sanitario, quindi per causa di forza maggiore;

4. Sollecitare il Ministero degli Esteri e, ove possibile, l’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché invitino i Paesi Esteri a non sconsigliare o impedire l’ingresso nel loro territorio ai turisti italiani.

Per concludere non è accettabile, in considerazione della produzione economica generata dai nostri Tour Operator e da tutto il comparto del turismo che ammonta a circa il 13% del PIL nazionale, la mancanza di considerazione umana e personale della dignità dei lavoratori.

Giuseppe Ciminnisi
Presidente Fiavet Sicilia

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